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L’Arca dell’angelo Gabriele portata in Antartide


L’8 dicembre 2015, alle ore 05:37 una squadra navale russa avrebbe trasportato un misterioso artefatto dall’Arabia Saudita alla volta dell’Antartide. Indubbiamente si è trattato di uno dei più strani trasporti mai organizzati dal Cremlino, e precisamente dal Ministero della Difesa russo.

La spedizione è stata richiesta dal leader mondiale della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill di Mosca il quale si è incontrato in Antartide con l’armata navale della Federazione Russa incaricata di trasportare e scortare la mitica “Arca di Gabriele“ , che dall’Arabia Saudita sarebbe dovuta giungere in Antartide per essere affidata nelle mani del Custode delle due Sacre Moschee, in modo da propiziare un “antico rito” attraverso la lettura di un “testo segreto” di cui una copia è stata consegnata pochi giorni fa al papa Francesco durante il suo viaggio a Cuba, quando questi due importanti leader cristiani si sono incontrati per la prima volta dopo quasi 1.000 anni.

Secondo questo rapporto del Ministero della Difesa, rilasciato il 6 dicembre 2015 si evince che la Russia avrebbe pianificato il trasporto della misteriosa “Arca di Gabriele” scoperta in prossimità della Mecca il 12 settembre 2015 nei meandri pertinenti una serie di tunnel che si snodano sotto la Moschea di al-Haram (la Grande Moschea). Durante gli scavi, 107 persone sarebbero rimaste uccise da una devastante e improvvisa “emissione di plasma” come quella descritta nelle Antiche Scritture . In questo inquietante rapporto si aggiunge che, il 24 settembre 2015, nel corso di un secondo tentativo di scoprire la misteriosa “Arca di Gabriele”, un altra potente “emissione di plasma” avrebbe ucciso circa 4.000 fedeli , anche se i funzionari sauditi hanno dichiarato che la causa delle morti era da ricercarsi nella precipitosa fuga dei pellegrini in preda al panico. Citando il rapporto originale del Ministero della Difesa di ciò che le autorità saudite hanno dichiarato, si legge quanto segue :

“Per via dell’elevato numero di morti provocate da una catastrofica scarica di energia sprigionatasi nel secondo tentativo Saudita per eliminare questo misterioso dispositivo abbiamo deciso di contattare Sua Santità il Patriarca Kirill che attraverso gli emissari della Grande Moschea è stato incaricato di occuparsi di uno dei manoscritti islamici gelosamente custoditi dalla Chiesa ortodossa russa in modo da metterli al sicuro in vista di un imminente intervento da parte dei crociati cattolici, come avvenne nell’anno 1204, quando saccheggiarono la Basilica di Santa Sofia di Costantinopoli “(oggi l’attuale Istanbul, Turchia).

Importante notare che la croce cattolica era praticamente sconosciuta in Occidente, se non come simbolo di rappresaglia contro il popolo dalla fede islamica, compreso il popolo di fede ortodossa, per cui, nel corso di queste crociate la Chiesa ortodossa russa non solo cercò di proteggere le proprie librerie religiose dalla distruzione, ma anche gli antichi manoscritti appartenenti alla fede musulmana. Per quanto riguarda il contenuto di questo antico manoscritto islamico, “Istruzioni dettate dall’Arcangelo Gabriele a Maometto”, che si concentra intorno ad un dato gruppo di Muhammad invitati dall’angelo Gabriele all’interno di una grotta sottostante una montagna chiamata Jabal un -Nour, vicino alla Mecca, dove i segreti del cielo furono affidati alle premurose cure dei Muhammad i quali li conservarono all’interno di un’arca dall’immenso “potere” la quale fu vietata agli uomini in quanto apparteneva esclusivamente a Dio, per cui fu sepolta all’interno di un santuario diventato “luogo di culto degli angeli” .Questo dispositivo fu utilizzato ancor prima della creazione dell’uomo attraverso il quale si poteva prevedere il futuro del genere umano nei giorni di al-Yawm Qiyamah o Qiyamah, che letteralmente significa “giorno della risurrezione”. Il 6 dicembre 2015, la relazione sottolinea che una nave di ricerca della Federazione Russa, comandata dall’ammiraglio Vladimisky avrebbe lasciato il porto arabo di Jeddah, diretta verso l’Antartide sotto la scorta di una grande armata navale responsabile della protezione del misterioso dispositivo.

La missione classificata Top Secret che è stata autorizza dal Presidente Putin includeva la disposizione di particolari capsule in terra russa e nei luoghi di sepoltura dei militari e dei marinai russi deceduti durante il loro lungo viaggio attraverso l’Oceano Antartico.


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