IL MISTERIOSO MONTE SHASTA
Tra i luoghi ritenuti sacri dalle popolazioni in passato le montagne erano le più venerate. In quasi tutto il mondo ci sono monti o vulcani dove sciamani, mistici, profeti e cultisti si ritrovavano (e ancora si ritrovano) per celebrare riti religiosi. Tra i monti più sacri della Terra c'è il Monte Shasta che si trova in California ed è uno dei vulcani dormienti più grandi al mondo. E' alto 4.317 m ed ha la cima perennemente innevata. La sua ultima eruzione è avvenuta nel 1786, ma gli scienziati si aspettano un suo possibile risveglio. Attorno al Monte Shasta ruotano molte leggende e storie misteriose, ma forse la più famosa è quella tramandata dai nativi indiani che lo associano ad una "seconda Mu". A differenza di Atlantide che si pensa fosse nell'Oceano Atlantico, Lemuria (o Mu) sarebbe stato un continente nel Pacifico. Secondo la leggenda circa 10.000 anni fa, quando il continente sprofondò negli abissi, i profughi lemuriani si rifugiarono attorno al Monte Shasta. La scienza moderna nega la possibilità che nel Pacifico sia esistito un continente così come descritto delle leggende, ma è possibile che siano esistite diverse grandi isole e che Lemuria non sia del tutto fantasia.
In ogni caso si dice che i lemuriani abbiano scoperto le numerosissime grotte che caratterizzano il monte e che siano scesi in profondità per erigere una nuova civiltà lontano dai nemici e dai predatori. Il monte Shasta ha infatti più di 400 grotte formate dalla lava che scendono a centinaia di metro sotto la superficie; inoltre è un massiccio isolato in mezzo ad un paesaggio quasi piatto e d è plausibile che sia stato utilizzato come rifugio dalle popolazioni passate. I lemuriani sono descritti come alti e belli; vestivano lunghi abiti ed indossavano sandali bianchi, ma proprio come il resto degli umani erano attratti dalla bellezza delle gemme e dei metalli preziosi: ciò avrebbe fatto stabilire la loro civiltà nelle profondità creando una propria città do vivere alla ricerca di pepite d’oro. A sostegno della leggenda c'è la vicenda di J.C. Brown, un esploratore che nel 1904 fu inviato da una compagnia di cercatori d'oro in Sierra Nevada come pioniere. Brown trovò uno dei tunnel del monte Shasta e nei suoi rapporti scrisse di essere giunto in una grande caverna coperta di strati di rame, con pareti decorate con lastre d’oro e adornata di oggetti, manufatti e statue in oro e pietre preziose. Scrisse anche di aver trovato camere attigue le cui pareti erano incise di schemi sconosciuti e geroglifici indecifrabili. Infine in una delle camere trovò le ossa di un gigante.
Brown non rivelò a nessuno l'esatta ubicazione del tunnel scoperto perchè temeva che i suoi datori di lavoro si appropriassero della sua scoperta. Quando andò in pensione creò un gruppo per tornare ad esplorare il tunnel nella convinzione di aver fatto la scoperta del secolo. Nel giugno 1934, 80 persone lo seguirono fino all’ingresso, ma l'uomo scomparve nel tunnel davanti agli occhi increduli della gente e non è stato mai trovato. La polizia di Stockton cercò Brown per diversi giorni, ma quello che lui aveva indicato come un lunghissimo tunnel pieno di tesori in realtà era poco più che un centinaio di metri di galleria e un paio di stanze spoglie. Le antiche tribù di Nativi Americani credono che il Monte Shasta sia il centro della creazione e che ancora emani energia spirituale e cosmica. Molti discendenti di quelle tribù affermano che all'interno del monte ci siano dei portali che conducono alla quinta dimensione esistenziale. Ci sono poi storie di dischi volanti, luci inspiegabili e di ritrovi di esseri alieni, ma molti obietterebbero su ogni avvistamento perché in effetti sono davvero pochi i casi documentati. Un dato certo ed inquietante è invece l'anomalo numero di sparizioni nel corso della storia che hanno caratterizzato il Monte Shasta, ma la maggior parte di queste hanno avuto risvolti inquietanti, come ritrovamenti a chilometri di distanza o a ore di distanza senza che la persona scomparsa se ne rendesse conto. Le ultime si sono verificate nel 2011:
- nel febbraio un bambino di soli 6 anni è sparito davanti agli occhi dei genitori mentre giocava nei pressi del bosco ai piedi dell'altura. Per oltre 6 ore genitori, amici, volontari e autorità si sono messi alla sua ricerca, per poi vederlo riapparire come se nulla fosse nello stesso punto dove era sparito, con lo stesso giocattolo in mano. Era come se per lui il tempo non fosse mai passato e infatti non ricordò nulla di ciò che gli era successo e affermò di essere sempre stato lì a giocare.
- Una mese dopo, a marzo, un anziano signore di Los Angeles che passeggiava con degli amici in zona scomparve allo stesso modo davanti gli occhi dopo essersi allontanato per un bisogno fisiologico. Scomparve per settimane e quando riapparve, disse di aver sentito una voce femminile nella foresta e una forza misteriosa che lo ha teletrasportato in una grotta scura; all'interno c'era un essere umanoide con occhi azzurri e alto più di 2 m che gli chiese di raccontargli tutto ciò che ricordava della sua vita. Al termine l'essere lo salutò e gli indicò l'uscita attraverso una forte luce biancastra: oltrepassata la luce si ritrovò nello stesso punto in cui era quando si era allontanato dagli amici.
Gli ultimi indiani Hopi affermano che nella vasta rete di grotte del Monte Shasta umanoidi molto simili a quelli descritti dall'uomo nel 2011 vivano raccolti in una comunità estremamente evolute e che di tanto in tanto escano in superficie per intrattenersi con gli anziani della regione nei piccoli paesini alle basi dell'altura. Il Monte Shasta è uno dei luoghi più misteriosi al mondo e oggi perfino il SETI si sta interessando a studiare l'energia cosmica che si percepisce attorno a questo vulcano dormiente. Che ci sia qualcosa di più di semplici leggende ad impregnare l'aria nella zona?
fonte : http://www.misteridalmondo.net