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La leggenda del bambino fatato


E’ nel popolo della vecchia Irlanda che nascono delle meravigliose leggende che andrebbero raccontate di sera ai nostri bambini per farli addormentare. Storie fantasiose di fate ed elfi dispettosi e di uomini comuni che per lo fortuna- sfortuna incontrano il popolo fatato.

In una valle della verde Irlanda esisteva un’anziana donna che era solita raccontare una storia della sua gioventù: conosceva una giovane donna che era sposata da cinque anni e non aveva figli, suo marito era un uomo violento e rude che la picchiava spesso perché non aveva figli. Ma un bel giorno la donna seppe di essere incinta, il figlio che partorì era così bello che sembrava un angelo, ed il padre ne era così fiero che rimaneva spesso a casa per cullare il piccolo ed aiutare la moglie nelle faccende di casa.

Un giorno, tuttavia, mentre l’uomo lo stava cullando al piccolo crebbe come per magia una barba folta e lunga, allora il padre urlò dal terrore e riprese a picchiare la donna incolpandola di aver dato alla luce il demonio.

Mentre la picchiava, il cielo si fece all’improvviso cupo, e tuoni e fulmini caddero sulla loro casa, la porta si spalancò ed entrarono due vecchie megere con i capelli rossi e il bastone, che allontanarono l’uomo dalla donna e lo picchiarono quasi fino ad ucciderlo. Lo guardarono poi negli occhi e dissero “Noi siamo le vendicatrici, non picchierai mai più tua moglie ne nessun altra donna, sennò verremo e ti uccideremo”. Così com’erano entrarono, sparirono ed il cielo divenne di nuovo sereno.

L’uomo terrorizzato decise di abbandonare sua moglie e il figlio e di non farci più ritorno. Quando l’uomo se ne fu andato, il bambino improvvisamente cresciuto, saltò giù dalla culla e disse: “Ora, madre, siccome quell’uomo se ne è andato ti dirò cosa fare. Qui vicino c’è una fonte sacra che non hai mai visto, ma che riconoscerai per il fascio di giunchi che cresce alla sua foce. Vai là, fermati e grida forte per tre volte. Comparirà una vecchia che ti darà qualunque cosa tu voglia. Solo non dire a nessuno della fonte e della donna o ne verrà a male.”

La madre così promise e si recò alla fonte, fece come le aveva raccomandato il figlio e gridò per tre volte; comparse così la donna che chiese alla donna del perché della chiamata, la donna tremante dalla paura le spiegò che suo figlio “magico” le aveva detto di farlo. L’anziana signora, per nulla turbata la rassicurò e le disse di seguirla. La portò all’entrata del palazzo del Re fatato, dinanzi al Re e alla Regina delle fate, e la lasciò lì dicendole che il figlio che aveva allevato fino a quel momento era figlio delle regina e la presentò ai reali “Questa signora è la nutrice di vostro figlio, il giovane principe.” Poi prese e se ne andò.

La donna oltre alla paura adesso era anche confusa da quella notizia. La Regina sorrise dolcemente e ordinò alla nutrice di accomodarsi, quindi le chiese come fosse giunta a sapere del luogo fatato, e la donna spiegò nuovamente che suo figlio ce l’aveva mandata.Il Re era infuriato, ma la Regina lo calmò e rivolgendosi a una delle sue dame disse: “Portate qui l’altro bambino.” La dama entrò con in braccio un meraviglioso bambino e lo mise in braccio alla sua vera madre.

“Prendilo” disse la Regina “è tuo figlio, che abbiamo portato via perché era cosi bello; il bambino che hai a casa è mio, un piccolo monello di elfetto. Lo rivoglio indietro ed ho mandato un uomo a prenderlo. Tu puoi portare a casa il tuo adorabile figlio sano e salvo, perché su di lui vi sono le buone benedizioni delle Fate. Ah, e l’uomo che ti picchiava non era tuo marito, ma un nostro messaggero che avevamo inviato a scambiare i bambini. Ora torna quindi a casa e troverai il tuo vero marito che ti sta attendendo giorno e notte.”


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