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IL BAMBINO DEMONIACO DELLA HULL HOUSE

Alcuni bambini sono più vivaci di altri e spesso impropriamente li definiamo “piccole pesti”, ma per quanto facciano capricci o guai non riusciremmo certo a definirli “demoniaci”. Forse la dicitura di “bambino indemoniato” si deve, almeno in America, a questo fatto avvenuto a Chicago nel 1913, una storia tramandata sia oralmente che su alcune riviste del tempo. È difficile capire dove finisce la storia e inizia la leggenda, ma soprattutto è difficile capire cosa effettivamente fosse il “bambino demoniaco di Hull House”; sta di fatto che a Chicago ancora oggi se ne parla e molti curiosi fanno tappa per visitare la casa che lo accolse.

Innanzi tutto la Hull House è un edificio costruito nel 1856 al numero 800 di South Halstead Street. Almeno per i primi anni era uno degli edifici più ambiti dall’alta società e la sua costruzione fu curata nei minimi particolari; Charles J. Hull però vide la sua famiglia morire nel giro di soli 10 anni: la prima fu la moglie, poi i suoi due figli, tutti morti di una strana malattia che comportava ingenti perdite di sangue (si crede tubercolosi o difterite). L’uomo in quegli anni si lamentò molte volte della presenza di strane ombre in casa sua e quando morì il suo secondo figlio rischiò la pazzia e andava in giro affermando che erano stati i demoni a uccidere la sua famiglia.

I familiari di Hull, messi in imbarazzo da quel suo comportamento, riuscirono a convincerlo a trasferirsi in un’altra zona di Chicago, ma quando ciò avvenne molti iniziarono a pensare che nelle sue parole imbarazzanti ci fosse del vero perché a Hull House iniziarono molti eventi inspiegabili. Finestre che si aprivano e si chiudevano da sole, urla demoniache provenienti dal suo interno, tegole del tetto che si muovevano senza un motivo e molte ombre che si muovevano lungo i muri interni ed esterni dell’edificio.

Un altro evento che fece pensare che la casa fosse popolata da esseri sovrannaturali avvenne nel 1871, quando il famoso incendio di Chicago distrusse moltissimi edifici della zona: tutti quelli attorno alla Hull House riportarono danni ingenti, mentre lei risultò non solo immune, ma c’è chi disse che il fronte delle fiamme si fermava davanti alla sua porta per proseguire dietro la casa, senza intaccarla minimamente. L’incendio portò allo spostamento della gente ricca e il quartiere divenne meta di immigrati in cerca di un tetto sopra la testa. La casa fu lasciata ad un’associazione che la trasformò in un ospizio e dal 1875 molti anziani morirono al suo interno in circostanze quanto meno strane. Furono riportati piccoli incendi inspiegabili, l’apparizione di una donna bianca, figure di ombra sia dentro che nel giardino, tende che si rifiutano di rimanere chiuse in una delle stanze vuote e rumori e versi demoniaci che più volte spaventarono gli ospiti e il personale. La casa per anziani fu abbandonata all’inizio del 1880 e gli anziani furono spostati altrove.

Nel 1889 Jane Addams e Ellen Starr trasformarono Hull House in una casa di istruzione per migranti di molte nazionalità: molti venivano ad imparare l’inglese ed avere un’istruzione scolastica di base che permettesse loro di trovare un lavoro. Si trasformò poi in una specie di casa d’accoglienza per donne in difficoltà e tutti in qualche modo si occupavano l’uno dell’altro, anche di bambini abbandonati per strada o lasciati in una cesta davanti alla porta.

Ecco, ora inizia la storia del bambino demoniaco. Alla base della storia del bambino demoniaco c’è un evento avvenuto alla fine del 1912, quando un uomo si presentò alla Hull House con un fagotto e abbandonò suo figlio davanti alla porta. Una cosa piuttosto comune per il tempo, ma sia Jane Addams che Ellen Starr si rifiutarono di mostrare quel bambino a chiunque, se non ai loro amici più stretti. Fu così che nel 1913 la Casa di Hull venne sommersa da persone che chiedevano di vedere il bambino demoniaco, il mostro che era stato abbandonato dal genitore sconvolto. Le due donne smentirono sempre la cosa, ma allo stesso modo si rifiutarono di mostrare quel ambino a chiunque; lo relegarono in soffitta e Jane teneva l’unica chiave per poter accedervi. Le voci di quel bambino figlio del demonio si sparse prima in tutta la città e poi addirittura in tutto il paese e alla Hull House si presentarono migliaia di curiosi che volevano vedere il “diavolo incarnato”, alcuni offrendo addirittura denaro per avere quel privilegio. Tre donne italiane furono tra le più intraprendenti e per due volte si infiltrarono in casa durante la notte per vedere quel bambino mostruoso; non si sa se riuscirono effettivamente a vederlo, sta di fatto che alimentarono le voci affermando di averlo effettivamente visto e di conoscere la sua storia. Descrissero il pargolo come un comune bambino di circa due anni, ma con zoccoli al posto dei piedi, una piccola coda, orecchie a punta e la capacità di parlare anche a quell’età precoce. Dissero che si trattava del figlio di una coppia molto ricca di quel tempo che però prima di lui aveva avuto sei figlie femmine; il marito era infuriato con Dio dalla mancanza di un figlio e una notte urlò dalla finestra che avrebbe preferito far nascere il Diavolo piuttosto che un’altra bambina.

Le storie sul bambino demoniaco poi presero diverse strade e si iniziò a fantasticare su ciò che avveniva nella Hull House: qualcuno disse che fu tentato il battesimo, ma il bambino aveva schivato l’acqua santa ed era scappato via; alcuni dissero che con il suo sguardo riusciva a traviare anche il più cattolico e lo trasformava in un blasfemo; altri che lo stesso Diavolo veniva a trovarlo e obbligava Addams e Starr a prendersene cura minacciandole di portare la loro anima all’inferno.

A meta del 1913 poi il bambino sparì, o più probabilmente fu trasferito altrove per limitare l’afflusso della gente: Addams e Starr un giorno invitarono tutti i curiosi in strada ad entrare e li portarono in giro per la casa per dimostrare che non esisteva nessuno bambino indemoniato. Aprirono anche la soffitta della casa, ma non c’era traccia di nessun bambino.

Jane Addams tre anni dopo raccontò la storia del bambino trovato sulla porta al giornale Atlantic Monthly nel quale affermò che in realtà si trattava di un bambino deforme con diversi problemi fisici; il padre non poteva prendersene cura, perciò lo aveva lasciato alla Hull House. La donna se n’era presa cura fino a quando una famiglia non decise di adottarlo e portarlo con sé. La questione fu chiusa e i molti curiosi che fino ad allora di tanto in tanto passavano per cercare di estorcere qualche confessione persero l’interesse.

Cosa c’era nella Hull House? Un piccolo demonio o solo un bambino molto sfortunato?


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