Il buco di Kola: le urla dei dannati
Nella penisola di Kola negli anni 90 venne scavato un pozzo profondo 12 km, al suo interno venne registrato qualcosa di molto inquietante.
Oggi è Halloween ed il tema non può che essere più azzeccato. Vi proponiamo una vecchia storia che farà inquietare coloro che ancora non la conoscono. Il pozzo dei dannati di Kola.
Questo dramma terrificante si svolse -a quel che si dice- quando i geologi sovietici, perforando un’area non specificata della Siberia occidentale, raggiunsero una profondità di 14,5 Km. Secondo il Dottor Azzacov, la trivella si mise improvvisamente a girare pazzamente, indicando con ciò che avevamo raggiunto una grande tasca o una cavità vuota.
“I termometri mostravano un aumento considerevole di temperatura dell’ordine di 2.000 gradi Fahrenheit”, prosegue. “Quando sollevammo la trivella, non potevamo credere i nostri occhi. Una creatura munita di uncini e con degli enormi occhi cattivi apparve in una nuvola gassosa ed urlò come un animale selvaggio prima di sparire. Alcuni operai e tecnici fuggirono, ma quelli di noi che rimasero erano decisi a saperne di più.
Le urla dei dannati di Kola
Abbassammo in fondo al pozzo un microfono, concepito per registrare i suoni degli spostamenti di placche. Ma al posto dello spostamento di placche, sentimmo una voce umana che urlava di dolore. In principio pensammo che questo suono venisse dal nostro equipaggiamento. Ma quando aggiustammo le regolazioni, i nostri peggiori sospetti si confermarono. Le urla non erano quelle di un solo uomo, ma di milioni di uomini. Per fortuna abbiamo fatto funzionare il registratore, e quindi abbiamo su nastro quei suoni da incubo. A questo punto, sospendemmo l’operazione e ricoprimmo il buco. Era evidente che avevamo scoperto qualcosa che supera la comprensione. Avevamo visto e sentito delle cose che non avrebbero dovuto mai essere viste nè sentite.
fonte: https://www.nibiru2012.it